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Gravidanza: l'esame Amniocentesi

Un elenco dei principali esami e controlli che devono, o possono, essere effettuati durante la gravidanza.
Esami: Amniocentesi | Cardiotocografia (CTG) | DuoTest | Ecografia | Ecografia Morfologica | Ecografia Tridimensionale | Ematochimici (sangue-urine) | Flussimetria | Tampone | Test di Coombs | Translucenza nucale | TriTest | Ultrascreen | Villocentesi
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Gravidanza: l'esame amniocentesi

Cosa è l'Amniocentesi

L' Amniocentesi è una tecnica di diagnosi prenatale, eseguita in ambulatorio, che comporta il prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico mediante una puntura transaddominale (effettuata con uno strumento dotato di un ago molto lungo e affilato) fatta sotto guida ecografica.

L'esame dell'amniocentesi non causa sofferenza alla madre o al feto, il fastidio che si prova durante l'esame è paragonabile a quello di una banale iniezione intramuscolare.

Cosa serve l'Amniocentesi

L'amniocentesi consente di rilevare numerose anomalie cromosomiche tra cui la sindrome di Down, ovvero la trisomia 21.
Mediante il prelievo è possibile è la ricerca di agenti infettivi, quali il citomegalovirus o il toxoplasma.
Si può verificare anche il dosaggio dell'alfa-feto proteina che in caso di valori alti può essere correlato alla presenza di difetti del tubo neurale o malformazioni congenite quali la labiopalatoschisi o il teratoma sacro-coccigeo.
La presenza di tali difetti va comunque sempre confermata da un esame ecografico.
Per altre necessità consente di stabilire, su richiesta, la paternità del feto.

Quando si effettua l' Amniocentesi

Il periodo classico in cui si effettua l' Amniocentesi è tra la 15° e la 17° settimana di gestazione (il quinto mese di gravidanza).
Esiste anche la possibilità di effettuare l'amniocentesi nel terzo trimestre di gravidanza (amniocentesi tardiva).
Solitamente sono consigliati un paio di giorni di riposo dopo essersi sottoposte all'amniocentesi, al fine di scongiurare anche la più piccola percentuale di controindicazioni.

Chi deve fare l' Amniocentesi

L'amniocentesi non viene mai consigliata, ma proposta a casi selezionati quali:
  • età materna avanzata (superiore ai 35 anni)
  • aumentato rischio di patologia cromosomica in base al duo-test o al tri-test
  • con anomalie fetali riscontrate ecograficamente
  • precedente figlio affetto da anomalia cromosomica, se la coppia lo desidera
  • genitori portatori di alterazioni cromosomiche
  • in presenza di malattie infettive (citomegalovirus, parvovirus B19 ...)

I rischi nell' Amniocentesi

L'amniocentesi è uno degli esami più invasivi che talvolta è opportuno effettuare durante il periodo di gestazione.
I problemi statisticamente più rilevanti sono: il rischio di aborto (0,5-1%), la perdita di liquido amniotico dopo il prelievo (circa 2%), rottura delle membrane, infezioni endouterine o amniositi (0,5%). Rarissimamente sono possibili lesioni fetali ed errori diagnostici.

I tempi per i risultati dell'esame

I tempi per la produzione dei risultati sono di circa 20 giorni.

Il costo dell' Amniocentesi

L'Amniocentesi ha un costo medio nelle strutture private compreso tra 1.000 e 1.500 euro.
Nelle strutture pubbliche, per le donne di età superiore a 35 anni o che abbiano un rischio aumentato di patologie cromosomiche (ad esempio un test di screening positivo) l'esame è gratuito.

Collegamenti e risorse