La rosa dei venti
Descrizione dei venti principali della rosa dei venti.
E' disponibile la scheda didattica sulla classificazione dei venti.
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La Rosa dei Venti è un metodo antico utilizzato per identificare i venti in base alla loro provenienza.
Tramontana
E' il vento del nord che proviene dalle regioni polari.
In Germania e' freddo e umido e nelle regioni italiane e' freddo e secco.
E' un vento che spira a raffiche; di solito porta tempo asciutto, cielo sereno e visibilita'
ottima.
Assume nomi vari (Aquilone, Buriana, etc.) secondo le regioni di provenienza e delle leggere
variazioni di direzione.
Il piu' noto e' la Bora che soffia da ENE, specie nei mesi invernali sul golfo di Trieste e
sul Quarnaro, e la cui azione e' pero' sentita su tutto l'Adriatico.
Grecale (o Greco)
Vento da Nord-Est con leggere variazioni di provenienza; e' un tipico vento invernale; e'
freddo e asciutto e deve il suo nome al fatto che gli antichi navigatori del Mediterraneo
centrale ritenevano che provenisse dalla Grecia.
Porta tempo buono e cielo sereno.
Come la tramontana anche il grecale spira a raffiche.
Levante
Vento fresco che spira da est, di debole intensita'; nel Tirreno di solito preannuncia
l'arrivo delle perturbazioni da Scirocco.
E' un tipico vento invernale che nel Mediterraneo e' accompagnato da pioggia e tempesta.
Scirocco
E' il vento di sud-est, proviene dal deserto del Sahara e in origine e' secco e infuocato;
attraversando il Mediterraneo, pero', si carica d'umidita' e nelle regioni settentrionali
italiane spira come un vento caldo umido apportatore di piogge e nebbie.
Porta di solito tempo nuvoloso al nord, mare mosso, visibilita' scarsa e puo' durare molto
a lungo.
Ostro o Mezzogiorno o Austro
Vento meridionale d'effetto debolissimo.
La sua azione e' scarsamente sentita nei mari italiani.
E' apportatore di piogge e tempeste; deriva il suo nome da auster che era il nome latino
del vento che gli stessi romani chiamavano anche nothus.
Libeccio (o Garbin)
E' il vento di sud-ovest che i Romani chiamavano africo o ponente iemale; spira dalla
Libia e venne cosi' chiamato all'epoca delle Repubbliche marinare.
E' generalmente vento di tempesta.
Vento di caratteristiche particolari perche', pur essendo un vento di mare, ha poche
caratteristiche di tali venti.
Generalmente nasce molto velocemente, sviluppandosi fino a raggiungere una potenza
eccezionale, per poi calmarsi con la stessa rapidita' con cui e' nato.
E' il vento che segue le perturbazioni per cui cessato il suo effetto, di solito si ha un
innalzamento della pressione con conseguente arrivo di tempo buono e cielo sereno.
Ponente (o Espero)
E' il vento che, come dice il nome, spira da Ovest; e' un vento tipico che spira nel
periodo estivo sulle coste laziali ed e' originato dal diverso riscaldamento della terra
e del mare.
Esso penetra nella terraferma fino a Roma determinando una gradevole frescura;
a Roma viene chiamato ponentino.
Gli antichi Romani lo chiamavano favonio o zefiro.
Vento estivo, fresco e pomeridiano, la sua influenza e' sentita sul Tirreno e sull'Adriatico
centro-meridionale.
Maestrale (o Maestro)
E' il vento di nord-ovest che i Romani chiamavano chorus o circius; insieme al Libeccio e'
tipico del Mediterraneo centrale, spira ad una velocita' che puo' superare i 120 km orari;
e' asciutto ed e' un vento di burrasca soprattutto sulla Sardegna e sulla Corsica.
E' il vento piu' impetuoso e annuncia l'inverno.
E' un vento di caratteristiche simili alla tramontana, solo di forza piu' elevata,
da cui il nome maestro dei venti.
Porta tempo freddo, asciutto e sereno.
Interessa durante i mesi invernali, principalmente l'alto Tirreno ed il mar Ligure,
giungendovi dalle vallate del Rodano e golfo del Leone.