Il primo trimestre di gravidanza è la fase della gravidanza che va dal concepimento alla 12° settimana.
Gli esami nel primo trimestre di gravidanza
Vengono prodotte le gonadotropine corioniche (più conosciute come
Beta HCG) che provocano una risposta positiva al test di gravidanza.
Qualche test è così detto di routine altri vengono fatti solo
in casi particolari. Questi sono i più comuni
- Esami del sangue per determinare il gruppo sanguigno e fattore Rh,
livelli di HCG e controllare che non vi sia uno stato di anemia.
- Esami delle urine: Servono a cercare eventuali presenze di zucchero,
proteine, cellule del sangue (leucociti e globuli rossi) e batteri.
- T.O.R.C.H: esami del sangue per determinare i titoli ed i livelli
anticorpali di alcune malattie infettive, serve a stabilire verso quali
di queste si è immuni e verso quali invece bisogna porre
particolare attenzione
- Test per escludere la presenza di sifilide, gonorrea, epatite B. chlamidia e,
a volte, H.I.V
- Test genetici per fibrosi cistica, anemia mediterranea, morbo di Tay-Sachs.
Vengono fatti solo se il medico lo ritiene opportuno.
- Pap test per la ricerca del cancro della cervice
- Glicemia, serve ad indagare sulla eventuale tendenza a sviluppare il
diabete.
Più avanti nella gravidanza sarà opportuno, fare delle indagini
più approfondite.
- Ecografia. Cosa vede l'ecografia:
In questa fase l'ecografia riesce a distinguere la reazione deciduale uterina ed il sacco gestazionale,
mentre per la visualizzazione dell'embrione occorrerà attendere ancora una settimana circa (5° settimana).
L'evoluzione del feto
Alla fine del primo mese è più piccolo di un chicco di riso.
Salute ed alimentazione
Per le fumatrici per prima cosa smettete di fumare.
I cambiamenti ormonali causano nausea frequente, vomito, aumento della
fatica ed aumento della sensibilità emotiva.
Le avversioni o voglie di particolari cibi, il bruciore di stomaco,
il gonfiore e la sensibilità del seno, il cambiamento di carnagione,
la frequente necessità di urinare, la costipazione e le vertigini
sono tutti 'doni' della gravidanza.
I cambiamenti nelle abitudini, come pasti piccoli ma frequenti, una dieta
nutriente, niente fumo né alcol, il leggero esercizio fisico,
il bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno)
e il fare lunghe pause ed adeguati riposi allevieranno
i problemi del primo trimestre.
Cibi da evitare:
salumi (per la toxoplasmosi),carne poco cotta,lava bene frutta e verdura.
Per evitare l'aborto evita: gorgonzola,brie...ecc.. formaggi con muffe.
Evita cose con uova crude x la salmonella.
Consigliano dicono di evitare anche i formaggi morbidi fatti con latte non pastorizzato.
Assolutamente niente fegato xchè contiene molta vitamina a che può causare malformazioni.
Niente fumo e al max un bicchiere di vino o birra al giorno durante i pasti...anche se meglio evitarlo del tutto.
Fare il beta hcg (tipo lunedi-mercoledi e venerdi) per vedere se cresce in modo adeguato
Prendere lacido folico (anche se era meglio iniziare qualche mese prima della gravidanza)
I cambiamenti del corpo
Il corpo inizia ad adattarsi agli ormoni che stanno notevolmente
aumentando ed al nuovo organismo che si sta formando.
Ogni donna è ed ogni gravidanza sono diverse, di seguito alcuni
dei sintomi più frequenti.
- Perdita del ciclo
- Fatica e sonnolenza
- Nausea e Vomito
- Alterazioni di Gusto ed Olfatto
- Difficoltà della digestione
- Voracità verso alcuni cibi
- Infezioni vaginali
- Aumento delle pigmentazioni cutanee
Attività
Consigli ed informazioni
La futura mamma dovrebbe evitare, se possibile, radiografie del bacino
nella terza e quarta settimana dopo l'ultima mestruazione:
le radiazioni X potrebbero danneggiare gravemente un uovo appena fecondato.
Maternità e lavoro
Se la gravidanza è priva di complicazioni, la futura mamma può continuare a svolgere la sua
attività lavorativa fino all'inizio del periodo di congedo obbligatorio (a scelta, uno o due mesi prima del parto),
a meno che l'occupazione della donna non comporti rischi per la salute del nascituro.
Il 'Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità
e della paternità' stabilisce che il datore di lavoro, su richiesta del medico curante,
è tenuto a modificare le condizioni e gli orari di impiego della futura mamma se la sua mansione
la espone ad agenti fisici, chimici o biologici potenzialmente dannosi o a rischi connessi a movimenti,
postazioni di lavoro, fatica fisica e mentale.
Se la modifica delle condizioni di impiego non è possibile, il datore di lavoro è
tenuto a spostare la donna a una mansione diversa (mantenendo la stessa retribuzione,
se la nuova mansione è di livello inferiore), oppure ad autorizzare la sua astensione anticipata
per tutta la durata della gravidanza.