Il corso prematrimoniale deve essere frequentato da chi desidera sposarsi in Chiesa.
Il corso prematrimoniale nelle sue modalità varia da Diocesi a Diocesi, pur mantenendo
le caratteristiche dell'obbligo di frequenza, oltrechè di rappresentare una sorta di
esigenza "morale" degli sposi.
Tali corsi sono regolati dalle linee guida tracciate dalla Cei attraverso diversi documenti
sulla celebrazione religiosa, in particolare nella pubblicazione 'Evangelizzazione e
sacramento del matrimonio al Direttorio di pastorale familiare (1993)'
il quale stabilisce, tra l'altro, che gli incontri del corso prematrimoniale non devono
essere inferiori ad un numero di 10.
I fidanzati possono scegliere di seguire il corso in una
delle Parrocchie di provenienza, oppure in una terza a scelta; in caso di particolari
impedimenti , quali ad esempio la lontananza, possono anche frequentarli in sedi separate.
Il corso si svolge presso gli uffici parrocchiali, può essere collettivo (con la
partecipazione quindi di altre coppie), si tratta di uno/due incontri settimanali per
tre/quattro settimane consecutive e si tiene almeno tre mesi prima dalla data fissata
per le nozze.
Essenzialmente il corso prematrimoniale è un cammino di fede e riflessione messo in atto
di comune accordo tra l'officiante religioso del matrimonio e la coppia in procinto di
sposarsi. Tale percorso ha obbligatoriamente inizio un anno prima del matrimonio e viene
tenuto oltre che dal sacerdote, anche da esperti in grado di illustrare le problematiche
della coppia e le loro risoluzioni.
Le materie riguardano prevalentemente aspetti etici, religiosi, psicologici ed
educativi della coppia; in qualche caso nelle parrocchie più moderne vengono
affrontate anche tematiche collegate all'educazione sessuale.
Come le giovani coppie dovranno prestarsi alla partecipazione al corso, così la comunità
cristiana che li ospita dovrà fare in modo tale che i futuri coniugi vengano avvantaggiati,
in modalità e tempistiche, nella partecipazione, attraverso incontri mirati e
percorsi evangelici vicini alle loro esigenze.
Non ci sono esami da
sostenere, salvo il giudizio finale del sacerdote (espresso in occasione del suo
consenso alle nozze), che valuta la preparazione spirituale individuale e la maturità
conviviale della coppia in procinto di affrontare la vita a due, la libertà di scelta,
l'impegno alla reciproca fedeltà coniugale e soprattutto alla procreazione ed
all'educazione dei figli.
Alla fine del Corso, alla coppia verrà rilasciato un attestato di frequenza, che dovrà
essere presentato con gli altri documenti necessari allo svolgimento del matrimonio
religioso.
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