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I principali rimedi del Pronto Soccorso

In questa pagina potete leggere alcune informazioni utili nel caso di azioni di pronto soccorso da effettuare per piccoli problemi.
Si deve pero' ricordare che solo un medico (al Pronto Soccorso) puo' valutare correttamente le azioni da intraprendere per la miglior risoluzione del caso.

ProblemaCos'e'SintomiInterventoGravita'
Ustioniimmergere la parte ustionata in acqua fredda, solamente acqua fredda.
L'acqua fredda ha lo scopo di inibire il rilascio di sostanze tossiche da parte delle cellule danneggiate dall'ustione, arrestando o rallentando il processo di morte cellulare).
Trauma cranicoApplicare una borsa con ghiaccio e andare al Pronto Soccorso.
DistorsioneUna distorsione è un trauma delle articolazioni causato da falsi movimenti.Si verifica quando un osso esce dalla sua sede articolare, rientrandovi immediatamente dopo. Nei casi gravi, questa momentanea fuoriuscita puo' provocare una lacerazione dei legamenti.Una distorsione è solitamente dolorosa. La parte traumatizzata presenta un gonfiore localizzato e dolore nei movimenti.E' consigliabile applicare una fasciatura stretta e fare impacchi freddiPotrebbero infatti esserci dei traumi ai legamenti oppure, invece di una distorsione, si potrebbe essere in presenza di una lussazione o di una frattura.
DiarreaLa diarrea è l'espulsione frequente di feci liquide, talvolta accompagnata da dolori addominali. Puo' avere molteplici cause: eccessi alimentari, colpi di freddo, problemi digestivi o infezioni intestinaliI sintomi variano con le cause che provocano la diarrea. Solitamente le scariche sono accompagnate da dolori addominali, ma anche da nausea, vomito e cefalea, in caso di indigestioni; da febbre in caso di infezioni virali; da crampi e vomito in caso di avvelenamento.In generale, comunque, in queste situazioni è buona norma evitare le bevande fredde, assumere una dieta leggera e bere più del solito per compensare la disidratazione e le perdite di liquidi.E' minima nel caso di lievi disturbi digestivi, è massima nel caso di gravi patologie infettive, intossicazioni alimentari o avvelenamento.
Epistassi
sangue dal naso
L'epistassi è un'emorragia che consiste nella fuoriuscita di sangue dal naso per cause traumatiche o patologiche, come la rottura di un capillare o l'eccessiva pressione sanguigna. Fuoriuscita di sangue dal naso.E' bene non rovesciare la testa all'indietro, come viene spontaneo, ma far defluire il sangue che altrimenti viene inghiottito o puo' ostruire le vie respiratorie.comprimere esternamente la narice interessata per qualche minuto per arginare l'emorragia e reclinare il capo in avanti. Si puo' anche applicare un impacco di ghiaccio per provocare vasocostrizione.Se l'emorragia non si argina, bisogna recarsi in ospedale
FolgorazioneLa folgorazione avviene per il passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo.Il danno all'organismo dipende dall'intensità della corrente, dal tempo di esposizione, dal percorso che la corrente segue all'interno del corpo e dalla massa corporea: un bambino è più vulnerabile di un adulto.Se la persona rimane attaccata alla fonte elettrica, anche le correnti di debole intensità possono essere pericolose.A seconda della gravità della folgorazione, gli effetti sono ustioni più o meno circoscritte, svenimento, ma anche carbonizzazione dei tessuti e ustioni molto profonde, arresto respiratorio e fibrillazione cardiaca. Per prima cosa, in caso di folgorazione, il soccorritore deve fare molta attenzione a non rimanere a sua volta folgorato. Se l'infortunato è rimasto attaccato alla fonte elettrica bisogna immediatamente interrompere la corrente, se l'interruttore è a portata di mano, altrimenti è necessario staccare la vittima dalla corrente facendo molta attenzioneLa gravità della folgorazione dipende dall'intensità della corrente, dal tempo di esposizione, dal percorso che la corrente segue all'interno del corpo e dalla massa corporea. Se il paziente ha perso coscienza è necessario chiamare immediatamente i soccorsi.
Punture di insettiLe punture sono perci= considerate pericolose solo nel caso l'infortunato sia allergico alle sostanze iniettate, quando il numero delle punture è elevato, quando la puntura avviene sul viso, in gola, sulla lingua, in un occhio o sui genitali.Tra gli altri animali che possono provocare analoghi inconvenienti si possono ricordare alcuni pesci dotati di spine velenose, come lo scorfano o il pesce ragno, e le meduse i cui tentacoli rilasciano una sostanza urticanteDolore pungente, prurito, gonfiore, arrossamento della zona colpita.Innanzitutto, se il pungiglione è rimasto conficcato nella carne, bisogna estrarlo con l'ausilio di un ago o di una pinzetta opportunamente disinfettati. Nel caso delle api, i cui pungiglioni sono uncinati, questa operazione è per= inutile. In generale è consigliabile lavare la parte con acqua e sapone, disinfettare e toccare il luogo della puntura con un batuffolo di cotone imbevuto di ammoniaca pura o diluita con acqua. Si possono poi applicare pomate antistaminiche, che danno sollievo, e fasciare. Si possono anche fare degli impacchi di ghiaccio.Nel caso che le parti colpite siano molto delicate, per esempio l'occhio o i genitali è bene recarsi in un pronto soccorso o consultare un medico. Analogamente se la zona colpita è la lingua o la gola si corre il rischio che il gonfiore possa impedire la respirazione ed è bene recarsi immediatamente in ospedale. La stessa urgenza si presenta nel caso l'infortunato sia allergico alle sostanze iniettate
VomitoIl vomito è l'espulsione attraverso la bocca del materiale presente nello stomaco e nel duodeno. Di solito è preceduto da nausea, eruttazioni e aumento della salivazione.E' un sintomo di svariati malesseri e patologie, bisogna perci= comprendere da che cosa è provocato.Puo' essere causato da un lieve e banale disturbo digestivo, ma puo' essere anche un sintomo di avvelenamento per l'ingestione di cibi indigesti, alterati o sostanza velenose che suscitano reazioni di intolleranza nel nostro organismo.In caso di disturbi digestivi il vomito si manifesta solitamente insieme a sonnolenza, gonfiore del ventre, aerofagia, bruciore di stomaco, crampi addominali, mal di testa o diarrea. In caso di ingestione di cibi alterati o sostanze velenose, i sintomi possono manifestarsi nel momento della masticazione ma anche 12 o 24 ore dopo l'ingestione.In seguito a un trauma cranico o a un'emorragia cerebrale, spesso il vomito si manifesta con conati improvvisi non preceduti da nausea.Nel caso di lievi disturbi digestivi, ci si puo' lasciar guidare dal buon senso, evitando di assumere cibi, rimanendo a riposo, al caldo, aiutandosi con appositi farmaci.Nel caso di vomito prolungato o incoercibile, soprattutto se è accompagnato da addominalgie e dolori è invece necessario consultare il medico. Se c'è il sospetto di un'intossicazione alimentare grave o di un avvelenamento - da funghi, dal alcol, da sostanze tossiche - è necessario recarsi in ospedale con sollecitudine.Dipende dalle cause. E' minima nel caso di lievi disturbi digestivi, è massima nel caso di gravi intossicazioni alimentari o di avvelenamenti.

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