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Il faro di Alessandria

Una delle meraviglie dell'antichita'.


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Il faro di Alessandria

Il faro di Alessandria, sull'isola di Pharos, venne inaugurato nel 279 a.C. da Tolomeo II.
E' stato una delle Sette Meraviglie dell'antichità, era un'enorme torre per segnalazioni, costruita su un'isola nel porto orientale di Alessandria allo scopo di aiutare i navigatori che passavano nelle insidiose acque della costa egiziana del Mediterraneo.

La testimonianza di un importante storico come Giuseppe Flavio, immagini in alcuni mosaici romani in Libia, su un vaso scoperto in Afghanistan e nella Basilica di San Marco a Venezia ci consentono di poter definire le sua caratteristiche.

Il faro era alto tra i 130m e i 150m, poggiava su di un alto supporto quadrangolare, all' interno del quale dimoravano i responsabili della torre. Da questo basamento si diramavano anche le scale che permettevano di spostare il legno ed il combustibile per accendere i fuochi notturni. Sul basamento poggiavano una torre ottagonale ed una costruzione cilindrica, che fungeva a sua volta da supporto per una statua di Zeus o Poseidone, successivamente rimpiazzata da una statua di Helios, dio del sole.

Rimase in uso fino al XIV secolo: fu proprio in questo secolo che due devastanti terremoti, avvenuti rispettivamente nel 1303 e nel 1323, lo abbatterono.

Si ipotizza che nell'interno ardesse un fuoco alimentato a olio, la cui luce era riflessa da lastre di bronzo. Alcune testimonianze parlano di una "pietra trasparente" attraverso la quale si potevano vedere le navi invisibili a occhio nudo: forse una lente.

Recentemente sono stati rinvenuti in mare dei resti pertinenti proprio al faro di Alessandria.

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