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I terremoti o sismi sono dei movimenti bruschi e improvvisi della superficie terrestre.
La maggior parte dei terremoti è causata da un'improvvisa rottura degli strati rocciosi profondi in
un punto chiamato ipocentro (il punto all'interno della terra dove nasce il terremoto),
dal quale si propagano, in tutte le direzioni, delle vibrazioni dette
scosse telluriche o sismiche.
In base alla profondità dell'ipocentro, un terremoto è detto:
Superficiale, se la profondità dell'ipocentro non è superiore ai 60 Km
Intermedio, se la profondità dell'ipocentro va dai 70 ai 300 Km
Profondo, se la profondità dell'ipocentro è superiore ai 300 Km
Il punto sulla superficie da cui parte il terremoto viene invece chiamato epicentro e
corrisponde anche al punto della superficie terrestre che viene investito con maggiore intensità.
Il terremoto avviene, solitamente, lungo una linea chiamata faglia che è una profondissima
frattura del terreno ed è la linea lungo cui avviene il terremoto.
Il terremoto si diffonde attraverso le onde sismiche che sono registrate
con i sismografi che relevano anche le scosse più piccole.
I sismografi indicano il punto di partenza del terremoto, la sua profondità e la sua forza.
Per misurare i terremoti si usano due scale:
la Scala Mercalli (inventata da Giuseppe Mercalli)
la Scala Richter ( inventata da Charles Richter)
La Scala Mercalli misura gli effetti del terremoto: viene dato un valore da 1 a 10 a seconda dei danni
che ha provocato, se ha distrutto tutto ha valore 10, se invece nessuno ha sentito la scossa,
ma è stata percepita solo dal sismografo, ha valore 1.
La Scala Richter misura invece le onde tracciate dal sismogramma e
ha come unità di misura la magnitudo cioè la sua potenza.