Scienze dell'educazione e della formazione
Descrizione
Nella società italiana la scuola è certamente il settore che ha subito maggiori cambiamenti. Una delle recenti riforme ha stabilito che il corpo docente sia composto solo di laureati.
I corsi della classe di laurea in Scienze dell'educazione mirano alla preparazione di professionisti dell'insegnamento, che, a seconda delle proprie attitudini, potranno scegliere di inserirsi nel mondo dell'educazione dei bambini, dei giovani, degli adulti. Ma le figure professionali formate dai nuovi corsi di laurea non sono legate solo all'insegnamento.
Prospettive e lavoro
Un importante ambito, infatti, è quello della formazione. In un mercato del lavoro in continua evoluzione, il concetto di formazione acquisisce, infatti, un valore cruciale, per consentire l'acquisizione di nuove competenze e della flessibilità necessaria all'innovazione.
La formazione coinvolge giovani che devono ancora entrare nel mercato del lavoro, lavoratori che vogliono cambiare posizione, persone in cerca di occupazione. Le strategie formative cambiano per ogni soggetto. La figura del formatore sembra destinata a conoscere dunque buone possibilità occupazionali, diversamente da quella classica dell'insegnante.
Un altro importante sbocco professionale, che anche in Italia si sta evidenziando, è legato ai processi di orientamento.
La scelta del percorso di studi, l'identificazione di un progetto professionale, la decisione su come riqualificare la propria professionalità sono momenti importanti in una società che premia chi ha le idee chiare e in cui ci si deve saper ricollocare in un mondo del lavoro sempre più flessibile: in questi casi l'assistenza di personale qualificato all'orientamento, all'interno di scuole, centri per il lavoro o sindacato, può rivelarsi risolutiva. Queste nuove esigenze della società rappresentano quindi una concreta possibilità per la nascita e la crescita di nuove figure professionali, destinate ad essere assorbite da enti pubblici, privati, o no profit.
Altre figure professionali di cui si sente esigenza in ambito sociale sono gli educatori, cui è demandato l'intervento su gruppi di persone con necessità specifiche, a cui non può rispondere la scuola o la famiglia. Si pensi ai figli delle persone migranti, agli adolescenti "a rischio", ai portatori di handicap.
In generale ai laureati e alle laureate in Scienze dell'educazione e della formazione si richiede un intervento per favorire l'integrazione sociale, limitare la dispersione scolastica e l'abbandono della scuola, prevenire le forme di disagio sociale, formare professionalità che possano essere richieste dal mondo del lavoro.
Gli ambiti di lavoro, a secondo del curriculum scelto, sono dunque molto diversi e sfaccettati: strutture e servizi educativi e culturali per il tempo libero, ludoteche, centri di aggregazione giovanile e centri ricreativi, servizi di animazione, di socializzazione rivolti alla terza età, servizi sociali nel campo della prevenzione e della riduzione del disagio, servizi rivolti al carcere, alla tossicodipendenza, servizi per l'intercultura, centri di formazione professionale, agenzie formative, unità operative per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane delle grandi organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore, centri per l'impiego, l'orientamento, l'educazione permanente e ricorrente, l'aggiornamento ecc.
Altre possibilità sono offerte dai settori dell'editoria educativa, dei servizi museali e bibliotecari.
Preparazione e prerequisiti
La conoscenza della lingua italiana e delle lingue straniere, attitudine ai rapporti interpersonali, interesse per lescienze umane, pedagogiche e filosofiche costituiscono prerequisiti utili per affrontare questi studi.